Nel 2025, il sistema di soccorso italiano continua a basarsi su una sinergia tra Stato e società civile. Grazie alla collaborazione con fondazioni, aziende e associazioni non profit, molti servizi di emergenza riescono a rispondere con prontezza anche in situazioni critiche. L’anno in corso ha visto nuove iniziative pubbliche e private, con oltre €42 milioni stanziati nel solo primo semestre per mezzi di soccorso e formazione.
Un aspetto interessante riguarda anche il sostegno da parte di realtà non convenzionali: Casinò non AAMS Stranieri rappresentano un esempio di come anche settori diversi possano contribuire a iniziative di responsabilità sociale e supporto al sistema di soccorso.
Anche se il modello italiano è pubblico, ogni giorno centinaia di associazioni e gruppi non profit garantiscono interventi in convenzione. Alcuni operano nel trasporto sanitario, altri intervengono in caso di calamità, eventi o emergenze locali. Senza il loro supporto, in molte aree i servizi non riuscirebbero a coprire tutte le richieste.
Per chi desidera approfondire come funziona il soccorso italiano dal punto di vista dei visitatori stranieri, è disponibile una guida pratica per i turisti sul sistema di soccorso in Italia con informazioni utili per affrontare eventuali emergenze durante il soggiorno.
Tra le collaborazioni di rilievo nel 2025:
Oltre alle grandi organizzazioni, numerosi enti locali e imprese hanno contribuito a fornire supporto logistico, mezzi e personale in occasione di eventi meteorologici eccezionali avvenuti tra marzo e maggio 2025 in Emilia-Romagna e Marche.
Durante le alluvioni che hanno colpito le province di Rimini e Pesaro a marzo 2025, più di 60 mezzi sono stati messi a disposizione da enti privati nel giro di 48 ore. Alcuni moduli sanitari di emergenza sono stati attivati in collaborazione con Medici per l'Ambiente e operatori volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.
Allo stesso tempo, in occasione del Giubileo dei Giovani previsto per luglio 2025 a Roma, sono state già installate 18 tende sanitarie grazie alla cooperazione tra Protezione Civile e donatori privati.
Le Regioni stipulano accordi annuali con enti del terzo settore. I volontari sono tenuti a completare corsi ufficiali e aggiornamenti periodici. Le spese per carburanti e manutenzioni vengono rimborsate, ma gran parte dei costi è coperta dalle stesse organizzazioni.
Oltre ai trasporti urgenti, questi enti gestiscono anche servizi secondari: assistenza a eventi sportivi, fiere, concerti, oltre a supporti in caso di eventi climatici estremi.
Nel triennio:
Nel solo 2025, già entro il mese di maggio, sono state consegnate 190 nuove attrezzature mediche donate da enti privati, secondo il rapporto semestrale del Dipartimento nazionale di Protezione Civile.
Nel 2025, il soccorso in Italia non è solo pubblico: è partecipato. Senza il contributo continuo di organizzazioni civili, fondazioni e imprese, molte zone - specialmente rurali o colpite da eventi estremi - resterebbero senza copertura adeguata. La collaborazione tra pubblico e privato non è un’alternativa, ma una condizione concreta per garantire interventi rapidi, mezzi efficienti e personale preparato.